Descrizione
“Con la nuova organizzazione della gestione degli appartamenti a canone concordato, puntiamo a una maggiore efficienza di Siena Casa spa”. Così l’assessore al patrimonio Massimo Bianchini, durante il Consiglio comunale di oggi, giovedì 15 maggio, ha risposto all’interrogazione della consigliera del gruppo Partito Democratico, Anna Ferretti, in merito a iniziative assunte dalla Giunta in materia di gestione degli alloggi da destinare alla locazione a canone concordato.
“I sessantatré alloggi di proprietà del Comune di Siena da locare a canone concordato – ha spiegato l’assessore - sono a oggi assoggettati alla gestione tecnica (verifica e quantificazione degli interventi di manutenzione da eseguire) e amministrativa (stipula dei contratti, determinazione e riscossione dei canoni, recupero crediti e relative azioni giudiziarie) da parte della società partecipata Siena Casa spa, in virtù di apposita convenzione, mentre compete al Comune l’individuazione degli assegnatari degli appartamenti, con apposita procedura a evidenza pubblica. Per i servizi svolti Siena Casa viene remunerata con il venti per cento degli introiti dei canoni, pari a circa 60mila euro all’anno. Considerato che Siena Casa è società costituita per legge esclusivamente per la gestione delle case popolari e, ancorché trattandosi di attività affine, non per svolgere detta funzione con riferimento ad altre tipologie di appartamenti. In sostanza la mission di Siena Casa è la gestione delle case popolari”.
“Considerato questo come dato di partenza – ha aggiunto Bianchini - abbiamo avviato una valutazione sull’efficacia, efficienza ed economicità di effettuare come Comune una gestione diretta degli appartamenti da offrire a canone concordato. Questo ovviamente di concerto con presidente e direttore di Siena Casa, con cui abbiamo avuto un dialogo continuo e costante, senza fare fughe in avanti. Siena Casa ha condiviso ed avallato la scelta del Comune. La scelta effettuata di concerto, risponde al criterio di economicità dell’azione amministrativa, andando a risparmiare il venti per cento ma non è questo il solo dato determinante; non a caso ho citato anche l’efficacia perché nelle valutazioni si è tenuto conto delle difficoltà della stessa Siena Casa nella gestione delle manutenzioni sia degli alloggi Erp che di quelli a canone concordato. Penso che la direzione scelta sia di aiuto anche alla partecipata stessa che potrà concentrarsi esclusivamente sugli alloggi Erp”.
“Per quello che attiene ai tempi di atti formali – ha concluso Bianchini –, questi sono maturi anche in vista della data del 1 luglio 2025 e verranno adottati nelle prossime settimane, anche se preme ricordare che gli svariati incontri con presidente, direttore e uffici di Siena Casa rappresentano già di per sé atti concludenti che dimostrano esplicitamente la volontà di ambedue le parti. E’ poi di tutta evidenza che in una siffatta nuova organizzazione della gestione degli appartamenti a canone concordato, la manutenzione straordinaria sia a carico dell’ente proprietario e quindi nostra. Infine non è intenzione dell’amministrazione l’affidamento a esterni dell’intero servizio o parti di esso: da un punto di vista organizzativo la scelta è di potenziare gli uffici investiti dell’attività, per quanto riguarda patrimonio, manutenzioni, eccetera”.
La consigliera Anna Ferretti (gruppo Partito Democratico) ha replicato: “Concordo con lei che internalizzare va bene, bisogna però vedere questa internalizzazione come viene fatta. Dalla delibera che ho citato si evince che non siete soddisfati di Siena Casa, ma adesso c’è un presidente di vostra fiducia, e questo mi lascia perplessa. Quando si internalizza occorre valutare il perché dell’operazione e a quali principi si risponde: spero che in tale atto la valutazione più importante sia quella della soddisfazione del servizio da parte dei cittadini che utilizzeranno gli alloggi, perché credo che questo sia il primo obiettivo che l’amministrazione si sia posta. Ma qui sta anche una delle mie preoccupazioni, perché in continuazione, dai vari assessorati, viene fuori la voce che manca il personale. Mi risulta anche che alcuni lavori straordinari che sarebbero spettati al Comune li abbia eseguiti Siena Casa; quindi, prendere in mano la gestione totale di ottantuno alloggi non credo sia una passeggiata. Tutto questo senza personale aggiuntivo? C’è la possibilità di implementare risorse nel settore del patrimonio? E, in questo caso, perché anche in altri servizi non vengono colmate le carenze che voi lamentate? Un Comune che è dovuto intervenire d’urgenza sulle scuole, che ha impiegato sei anni per lo sgombero di Villa Rubini, che ha appena effettuato una variazione per la scuola Pascoli: con tutti questi problemi volete intraprendere questa strada? Io mi auguro solamente che, per gli inquilini, tutto vada bene. Un’altra osservazione: l’attività è gestita da una partecipata gestita da una persona di vostra fiducia, ma non mi sembra un attestato di stima togliere un servizio che era stato affidato a Siena Casa e che non esula dalle sue competenze. Siena Casa ha sicuramente problemi, ma l’onere di chi guida è di migliorare il servizio della partecipata, non di dimostrarle sfiducia. Siena Casa è una struttura fondamentale per gestire il problema abitativo delle fasce con minore capacità economica, e va valorizzata e sostenuta nel suo agire, senza crearle intorno un clima di sfiducia. Questo è il messaggio che passa da questo atto: non la volontà del Comune di gestire il problema al meglio, ma ‘non abbiamo fiducia in voi, ci proviamo noi’”.