Affollamento nei mezzi di trasporto, Fabio: “Costante rapporto di collaborazione con Regione, Provincia e At”

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Durante il Consiglio comunale di oggi, giovedì 6 novembre, il Sindaco ha risposto all’interrogazione del consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico

Data:

06 novembre 2025

Data scadenza:

27 novembre 2025

Tempo di lettura:

3 min

MASI ALESSANDRO
MASI ALESSANDRO

Descrizione

L’affollamento dei mezzi di trasporto pubblico che collegano la città è stato il tema dell’interrogazione presentata durante il Consiglio comunale di oggi, giovedì 6 novembre, dal consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico. A rispondere è stato il Sindaco di Siena, Nicoletta Fabio.

“Il Comune di Siena – ha esordito il Sindaco – mantiene un costante rapporto di collaborazione con la Regione Toscana, la Provincia di Siena e Autolinee Toscane per la gestione del servizio di trasporto pubblico locale, al fine di garantire la migliore qualità possibile del servizio reso ai cittadini e ai visitatori. Il monitoraggio dei livelli di affollamento dei mezzi pubblici rientra ordinariamente tra i compiti del gestore del servizio, in quanto elemento di valutazione della qualità e dell’efficienza del trasporto. Tale monitoraggio viene comunque svolto anche su specifica richiesta degli enti competenti, qualora pervengano segnalazioni da parte dell’utenza”.

“Con riferimento alla linea 131, di competenza della Regione Toscana – ha proseguito Fabio –, si evidenzia che nel mese di ottobre si sono registrati, a causa del particolare afflusso turistico, alcuni episodi di sovraccarico dei mezzi. In tali circostanze Autolinee Toscane è intervenuta prontamente introducendo corse bis per far fronte all’aumento della domanda: complessivamente, nei giorni festivi del mese di ottobre, sono state effettuate cinque corse aggiuntive. In merito all’episodio verificatosi lo scorso 12 ottobre si è trattato di un disguido operativo: la corsa delle ore 11.10 in partenza da Siena per Firenze è stata effettuata da un conducente afferente alla sede di Firenze, il quale non ha contattato la centrale operativa per segnalare la presenza di passeggeri rimasti a terra. Tale mancata comunicazione non ha quindi consentito l’attivazione tempestiva della procedura per l’organizzazione della corsa bis. Si tratta, pertanto, di un episodio isolato e riconducibile a un disguido organizzativo, che non può essere interpretato come indice di una carenza strutturale del servizio o di un’assenza di adeguati protocolli di gestione delle emergenze, che invece risultano regolarmente attivi e applicati”.

Il consigliere Alessandro Masi (Pd) si è dichiarato “parzialmente soddisfatto, rispetto ai dati forniti. Nel frattempo, dopo l’interrogazione, accanto alle criticità riportate per il trasporto extraurbano, si sono verificati altri problemi di sovraffollamento anche nelle linee urbane: ad esempio S54 Coroncina – Porta Tufi della mattina ore 7.30 e 7.45 da Colonna San Marco su per il Giuggiolo; poi, per le linee 77, 125, S19. Penso che l’efficienza del trasporto pubblico, sia extraurbano che urbano, concorra alla vivibilità della città. Servono dunque flussi informativi che, da una parte, responsabilizzino il gestore del trasporto e dall’altra consentano al Comune di verificare il contratto di servizio e capire dunque se occorra investirci di più: come ricordo spesso, anche a proposito dei collegamenti per gli studenti universitari ed i nostri giovani. Dati gli aumenti dei prezzi e con meno risorse a disposizione, i nuclei familiari riscoprono il mezzo pubblico, anche come contributo alla sostenibilità, ma allora occorre curarne con attenzione la sua efficienza e comodità. Il Comune quindi ha bisogno di concentrarsi sui dati andamentali anche dell’accesso al servizio, per comprendere se ci sia da investire più nel contratto per il trasporto pubblico. Non credo sia un buon biglietto da visita, per residenti e turisti, che il Comune si trovi ad affrontare solo le emergenze e le giornalate sul sovraffollamento. Se abbiamo un reale monitoraggio dei dati possiamo non solo dare un buon servizio, ma dimostrare che quest’ultimo è condizione per abitare a Siena, starci bene e per rispettare i parametri dell’Agenda 2030, distinguendoci rispetto ad altre città che sono riferimento culturale in Italia e in Europa”.

Ultimo aggiornamento

06/11/2025, 15:57

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