Descrizione
Il concorso nazionale per le guide turistiche è stato l’oggetto dell’interrogazione presentata durante il Consiglio comunale di oggi, martedì 12 agosto, dalle consigliere Gabriella Piccinni e Anna Ferretti del gruppo Partito Democratico. A rispondere è stato l’assessore al turismo del Comune di Siena, Vanna Giunti.
“La riforma introdotta con la legge 190 del 13 dicembre 2023 – ha dichiarato l’assessore – rappresenta un passaggio significativo per il riordino di una professione strategica per il turismo e per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano. La finalità è quella di assicurare standard omogenei di qualità e competenze per tutte le guide turistiche sul territorio nazionale, superando le disomogeneità che, fino ad oggi, hanno caratterizzato la regolamentazione regionale del settore. L’attuale impianto normativo risponde a una precisa strategia delineata anche dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), nel quadro degli impegni assunti dall’Italia a livello europeo per la modernizzazione e la competitività del comparto turistico. Tra i risultati più importanti vi sono l’istituzione dell’Elenco nazionale delle guide turistiche (Engt), l’introduzione di un esame di abilitazione uniforme, obblighi formativi e aggiornamenti periodici, oltre alla trasparenza sui compensi e l’adozione di un codice Ateco dedicato”.
“Rispetto alle osservazioni sollevate nell’interrogazione - ha continuato Giunti - circa l’assenza della città di Siena dal programma d’esame, vorrei aggiungere che la definizione delle materie e dei siti oggetto di prova è avvenuta in piena autonomia da parte della commissione esaminatrice, come previsto dal bando stesso, senza alcun intervento da parte degli enti locali o del Ministero del Turismo. In tal senso, è evidente che il programma d’esame, per sua natura, non può ambire a rappresentare l’intero e vastissimo patrimonio culturale nazionale. Molte realtà italiane di grande pregio, come Siena, purtroppo non trovano spazio in questa prima selezione, ma la cadenza almeno annuale dell’esame consentirà un futuro ampliamento dei siti valutati”.
“L’amministrazione - ha concluso l’assessore Giunti - continua a promuovere e sostenere il ruolo delle guide turistiche abilitate e operanti sul territorio. Il confronto con le professioniste e i professionisti del settore è costante e produttivo, come dimostrano numerose iniziative già avviate, tra cui il Piano strategico 2024–2030 per il turismo sostenibile, la partecipazione delle guide all’Osservatorio turistico di destinazione, i protocolli con Dmo Terre di Siena, la Camera di Commercio e la Fondazione Mps, nonché la sperimentazione di misure per la gestione dei flussi turistici e l’accessibilità del centro storico. Siena, città patrimonio dell’Umanità, con la sua storia, i suoi monumenti e la qualità dell’accoglienza continuerà a distinguersi come esempio di eccellenza nel panorama turistico nazionale, anche grazie al contributo delle nostre guide, vere ambasciatrici della cultura senese”.
La consigliera Piccinni (Partito Democratico) che ha esposto l’interrogazione si è dichiarata “largamente insoddisfatta, rimango allibita dalla risposta e mi domando se si capisca cosa sia un’interrogazione, visto che i diversi quesiti sono stati definiti strumentalizzazioni quando in realtà si tratta di opinioni politiche e domande lecite per un luogo come questo. L’assessora per ben oltre il tempo a sua disposizone ha continuato a illustrarci la legge nazionale, non ha risposto a nessuna delle domande e ha concluso il suo intervento parlando delle ‘belle azioni’ portate avanti dalla Giunta in materia di turismo. Non ha affrontato nemmeno uno dei punti proposti da questa interrogazione. Una risposta veramente insufficiente. Ciò che ha chiamato disomogeneità, in riferimento al concorso, si chiama in realtà specializzazione, dire che non ci si può occupare ‘di ogni angolo’ d'Italia riferendosi a Siena non è una bella dichiarazione per chi s trova ad amministrare proprio ‘quell’angolo’. La domanda è se vi siete posti il problema di questa sottovalutazione. Esiste dunque un paradosso, non vogliamo il turista mordi e fuggi ma possiamo accettare, come si lamenta in questi giorni, la visione di siti vuoti, senza visitatori. Manca il turista di qualità, si dice, ma come potrà essere spiegata la nostra città da chi la vede da lontano, da parte di guide non preparate a gestire e ad accogliere i turisti in visita. La città non riesce a trattenere chi viene qui, e senza dati e senza profilazione è impossibile capire come mai i turisti non tornano a Siena. Un anno fa si parlava di numeri da capogiro, per Pasqua abbiamo letto commenti entusiasti, ora la disperazioni di posti vuoti, forse i dati vanno allora analizzati e letti in maniera più scientifica. I prezzi di questa città sono troppo alti, molte considerazioni devono arrivare dagli operatori e dalla città, le nostre non sono critiche fatte tanto per fare ma per contribuire, perché a questa città ci teniamo e la vogliamo tutelare. La verità è che le criticità sono molte e non si può contare solo sulle capacità attrattive di una città storica come la nostra. I trasporti sono critici, l’esempio del servizio navette, emblematico, un fallimento: si sono cercate soluzioni inadeguate, perché non si sono coinvolti subito tutti gli attori. Siena ha prezzi di boutique ma non ha prodotti da boutique. Dove sono finiti gli artigiani veri? Il turismo non può essere valutato a compartimenti stagni, non sono singoli assessorati che lo possono affrontare, senza una regia non si va da nessuna parte, non si può lavorare ad un turismo di qualità se non sono di qualità tutte le parti coinvolte, comprese le guide turistiche e per difendere il loro lavoro avreste dovuto maggiormente far sentire la nostra voce”.