Cos'è il Piano, il percorso partecipativo, lo stato di avanzamento della formazione del Piano Strutturale
Il Piano
La pianificazione urbanistica è regolamentata dalla Regione Toscana attraverso la Legge Regionale (L.R.) n. 65/2014 “Norme per il governo del territorio”.
Con la Delibera di consiglio n. 28 del 30.01.2020 il Comune di Siena ha approvato l'avvio del procedimento del Piano Strutturale.
Gli elaborati allegati sono scaricabili e consultabili alla pagina dedicata all'Avvio del Procedimento.
PS news
In questa sezione, sono visualizzabili gli eventi partecipativi.
Il primo evento partecipativo di lancio, si svolgerà Mercoledì 8 febbraio 2023, h.17.30 presso la Sala Patrizi in via di Città 75.
Il laboratorio tematico "tutelare, valorizzare e fruire il verde e il paesaggio" si svolgerà martedì 21 febbraio 2023 dalle ore 17.00 a San Miniato, presso l’Auditorium in Piazza della Costituzione.
Il laboratorio tematico "abitare e vivere" si svolgerà martedì 28 febbraio 2023 dalle ore 17.00 a Costalpino, presso il Centro Don Bosco in Strada Statale 73 n. 123.
Il laboratorio tematico "centro storico Unesco" si svolgerà martedì 7 marzo 2023, dalle ore 17.00 a Siena presso Palazzo Patrizi in via di Città 75. In questa occasione sarà realizzato anche il laboratorio per i bambini e le bambine.
Il laboratorio tematico "lavorare e produrre" si svolgerà martedì 14 marzo 2023, ore 17.00 a Isola D’Arbia, presso il Centro di Quartiere in Via della Mercanzia 44/46
Cos'è il Piano Strutturale?
La pianificazione territoriale e urbanistica, a livello normativo, è una materia di competenza regionale.
In Toscana, è disciplinata dalla legge regionale n. 65 del 2014 “Norme per il governo del territorio” che definisce quali sono i diversi strumenti di cui si devono dotare gli enti, cosa devono contenere, le procedure per elaborarli, le regole sovracomunali da rispettare dal punto di vista paesaggistico, territoriale ed edilizio, la collaborazione tra le diverse istituzioni e la partecipazione dei cittadini.
Il Piano Strutturale Comunale è il documento di pianificazione che i Comuni hanno a disposizione, assieme al Piano Operativo (PO - ex Regolamento Urbanistico), per pianificare il proprio territorio. Il PS disegna il futuro di un territorio, definendo le risorse da tutelare e le traiettorie del suo sviluppo su un orizzonte temporale di 15-20 anni. È finalizzato alla definizione degli obiettivi, delle politiche e delle strategie di lungo periodo per la gestione del territorio e degli insediamenti produttivi e abitativi, in coerenza con gli indirizzi di programmazione urbanistica di livello superiore, quelli regionali contenuti nel PIT - Piano di Indirizzo Territoriale e quelli provinciali contenuti nel PTC o nel PTCM - Piano Territoriale della Città Metropolitana. In questo senso il PS parla di tutte le dimensioni del territorio, descrivendone le caratteristiche e stabilendo come organizzare le trasformazioni future.
Il documento è composto da mappe, elaborati tecnici e relazioni organizzate in tre parti fondamentali:
QUADRO CONOSCITIVO: descrive le caratteristiche del territorio dal punto di vista dell’ambiente, del paesaggio e della conformazione degli insediamenti.
STATUTO DEL TERRITORIO: stabilisce le regole per tutelare il «patrimonio territoriale» così come definito dalla LR n. 65/2014, ovvero le risorse ambientali, economiche, storiche e sociali del territorio ritenute importanti per le generazioni presenti e future.
STRATEGIA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE: individua regole e azioni per indirizzare lo sviluppo urbanistico, economico, sociale e ambientale del territorio.
L'iter di approvazione del PS
La L.R. n. 65/2014 definisce una serie di tappe che le Amministrazioni comunali devono seguire per arrivare all’approvazione del PS (così come degli altri strumenti di pianificazione territoriale e di pianificazione urbanistica).
Queste sono:
- Avvio del procedimento: Il Comune elabora il documento di Avvio del procedimento, indicando gli obiettivi del Piano e una prima descrizione del contesto che si chiama ipotesi di quadro conoscitivo. Quindi trasmette questo documento agli enti interessati chiedendo loro un contributo tecnico, un parere o un nulla osta. Nel caso in cui il piano preveda impegno di suolo non edificato all'esterno del perimetro del territorio urbanizzato, la Regione, ai fini dell’espressione del parere di competenza, convoca una «conferenza di copianificazione» con la Provincia, la Città Metropolitana e le Amministrazioni interessate per valutare la sostenibilità dell’intervento proposto e le possibili alternative;
- Elaborazione: il gruppo di lavoro, composto dai responsabili e dai tecnici interni al Comune e da consulenti esterni (architetti, geologi, ingegneri idraulici, agronomi, ingegneri della viabilità etc.), procede alla redazione della bozza di Piano;
- Adozione: una volta pronto, il documento viene sottoposto al Consiglio Comunale per l’adozione, una sorta di pre-approvazione dello strumento a seguito della quale è ancora possibile apportare modifiche in funzione delle osservazioni presentate dagli enti interessati e/o dalla cittadinanza;
- Osservazioni: successivamente all’adozione, il Piano viene depositato presso gli Uffici del Comune e pubblicato sul sito ufficiale del Comune: la legge riconosce a chiunque la possibilità di consultare i documenti e presentare eventuali osservazioni, nel termine deliberato dal Consiglio comunale (di norma 60 giorni);
- Approvazione controdeduzioni: una volta esaminate tutte le osservazioni ed eventualmente modificato di conseguenza lo strumento, il Consiglio Comunale approva le controdeduzioni e trasmette la documentazione agli enti interessati per la conformazione al PIT/Piano Paesaggistico Regionale;
- Conferenza Paesaggistica: Nel corso dell’iter procedurale si tiene in parallelo il procedimento di verifica di conformazione paesaggistica del piano in oggetto. In particolare, prima dell’approvazione il Piano viene sottoposto alla conferenza di servizi, detta Conferenza paesaggistica, a cui partecipano la Regione e gli organi ministeriali competenti, insieme a Provincia e Comune, per verificare la conformità rispetto alle prescrizioni del Piano di Indirizzo territoriale (PIT) con valenza paesaggistica. Lo svolgimento della Conferenza non ha un termine temporale per esprimere il parere e l’esito della Conferenza è insindacabile;
- Approvazione del Piano: Il Comune approva il Piano nel Consiglio Comunale a seguito delle modifiche e/o integrazioni espresse nel Verbale della Conferenza. Il Piano viene rinviato in Regione per la verifica e, a seguito di parere favorevole, il Comune dà avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana (BURT) e dopo altri 30 giorni il Piano acquista efficacia.
Atti di avvio del procedimento di formazione del nuovo Piano Strutturale
Con Delibera n. 28 del 30.01.2020 il Consiglio Comunale di Siena ha avviato la procedura di formazione del Piano Strutturale secondo gli elaborati redatti dall’Ufficio di Piano e in particolare:
- il Documento programmatico di avvio del procedimento ai sensi dell’art. 17 della L.R. n. 65/2014, comprensivo della Relazione di Quadro Conoscitivo e le tavole grafiche allegate;
- il Documento preliminare di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), di cui all’art. 23 della L.R. n. 10/2010;
Il percorso di partecipazione
L’amministrazione del Comune di Siena, con il supporto metodologico di Sociolab - cooperativa esperta in processi di partecipazione e comunicazione in ambito di pianificazione - promuove il percorso di partecipazione “viSIoni di città” per favorire l’informazione e il coinvolgimento dei cittadini e dei portatori di interesse locali nella fase di redazione del nuovo Piano Strutturale.
Di seguito sono illustrati gli appuntamenti previsti e le modalità per partecipare al percorso.
Luoghi e date degli appuntamenti potrebbero subire variazioni, vi invitiamo a controllare i social del Comune o scrivere all’indirizzo partecipaps@comune.siena.it per informazioni.
- Evento di lancio
Cos’è?
L’evento sarà un’occasione aperta e adatta a tutti (abitanti, portatori di interesse, professionisti e soprattutto curiosi!) per ascoltare e interagire con esperti di calibro nazionale e internazionale che portano in città esperienze e buone pratiche da calare nel contesto senese e approfondire, successivamente, durante i diversi eventi previsti dal calendario.
Perché partecipare?
Per conoscere e approfondire i temi centrali del Piano Strutturale e per scoprire come funziona il percorso partecipativo.
Dove e quando?
Mercoledì 8 febbraio 2022, h.17.30 presso la Sala Patrizi in via di Città 75.
- Laboratori partecipativi tematici
Cosa sono?
Momenti laboratoriali, ciascuno dedicato ad un tema centrale del Piano Strutturale presentato all’evento di lancio. In ogni incontro, i/le partecipanti potranno interagire in tavoli di confronto gestiti da facilitatori e facilitatrici professionisti. Inoltre è previsto un laboratorio didattico per raccogliere le opinioni e le idee di cittadini e cittadine di domani, bambini/e e ragazzi/e.
Perché partecipare?
Per confrontarsi con altri cittadini e portatori di interesse sui temi centrali del Piano Strutturale e contribuire alla costruzione di un quadro ricco, articolato e quanto più possibile completo di indicazioni utili per l’Amministrazione.
Dove e quando?
Tema tutelare, valorizzare e fruire il verde e il paesaggio - martedì 21 febbraio 2023, ore 17.00 a San Miniato, presso l’Auditorium in Piazza della Costituzione;
Tema abitare e vivere - martedì 28 febbraio 2023, ore 17.00 a Costalpino, presso il Centro Don Bosco in Strada Statale 73 n. 123;
Tema centro storico Unesco - martedì 7 marzo 2023, ore 17.00 a Siena presso Palazzo Patrizi in via di Città 75. In questa occasione sarà realizzato anche il laboratorio per i bambini e le bambine;
Tema lavorare e produrre - martedì 14 marzo 2023, ore 17.00 a Isola D’Arbia, presso il Centro di Quartiere in Via della Mercanzia 44/46
- Talk online
Cos’è?
Una video intervista interattiva a più voci per ripercorrere e commentare i risultati emersi nei tavoli di lavoro tematici e rilanciare ulteriori spunti di riflessione che potranno confluire nella fase finale del percorso.
Perché partecipare?
Per confrontarsi con altri cittadini e portatori di interesse sui temi centrali del Piano Strutturale e contribuire alla costruzione di un quadro ricco, articolato e quanto più possibile completo di indicazioni utili per l’Amministrazione.
Dove e quando?
In diretta sui social del Comune (orario e luogo da definire)
- Evento di restituzione
Cos’è?
Un evento conclusivo aperto a tutta la cittadinanza per raccontare in maniera interattiva e dinamica, con l’ausilio del graphic recording, quanto emerso nel percorso ed esplicitare quali indicazioni siano state accolte dall’Amministrazione.
Perché partecipare?
Per conoscere i risultati del percorso attraverso una tecnica innovativa, che permetterà ai partecipanti di prendere parte ad un vero e proprio viaggio per immagini che racconterà la Siena del futuro e le strategie per raggiungerla.
Dove e quando?
Giovedì 13 aprile (orario e luogo da definire)
I risultati del percorso di partecipazione
A seguire, in allegato, i report degli incontri degli eventi partecipativi
A che punto si inserisce il percorso di partecipazione?
Il percorso di partecipazione si inserisce tra l’avvio di procedimento e l’adozione e ha lo scopo di arricchire i documenti con gli spunti emersi dal confronto con la cittadinanza e con i portatori di interesse.
Il gruppo di lavoro
Il gruppo di lavoro del Comune di Siena che si occupa della redazione del Piano Strutturale è composto da:
- Paolo Giuliani - Responsabile del Procedimento e Dirigente della Direzione Urbanistica
- Marco Vannocci e Rossana Papini - Assistenza e supporto al RUP per gli aspetti urbanistici
- Lucia Buracchini - Assistenza e supporto al RUP per gli aspetti geologici e idraulici
- Gabriele Comacchio e Francesca Vallerani - Assistenza e supporto al RUP per il sistema informativo territoriale
- Chiara Manganelli - Assistenza e supporto al RUP per gli aspetti giuridici e amministrativi
- Francesco Ghelardi - Garante dell'informazione e partecipazione
Il Garante dell'informazione e della partecipazione per il PS
La Legge Regionale prevede che nell’ambito della redazione degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica, sia assicurata l’informazione e la partecipazione dei cittadini relativamente alle varie fasi del procedimento (art.36). A questo proposito istituisce la figura del Garante dell’informazione e della partecipazione.
Il Garante ha il compito di far conoscere ai cittadini tempestivamente le scelte della pubblica amministrazione e fornire loro strumenti adeguati per comprendere le diverse fasi di formazione e approvazione degli strumenti della pianificazione territoriale. Promuovendo l’informazione ai cittadini, singoli o associati, in merito al procedimento in corso deve consentire la loro più ampia partecipazione e, contestualmente, garantire che l’Amministrazione sia messa a conoscenza delle opinioni e delle richieste della cittadinanza.
l Garante dell’informazione e della partecipazione del Comune di Siena, relativamente ad ogni fase dei procedimenti di formazione, adozione ed approvazione dei piani urbanistici comunali e loro varianti, è il Dott. Francesco Ghelardi, Dirigente del Comune di Siena, nominato con Delibera di G.C. n 278 del 07/07/2023.
Garante dell’informazione e della comunicazione:
Dott. Francesco Ghelardi
E-mail: francesco.ghelardi@comune.siena.it
(In precedenza, le funzioni di Garante del Comune di Siena per le attività di informazione e partecipazione nell’ambito della revisione del Piano Strutturale e redazione del Piano Operativo, sono state svolte dal Dott. Gianluca Pocci, nominato con deliberazione GC n.107 del 22/03/2017)
Glossario
A
Avvio del procedimento: è il documento con il quale un soggetto istituzionale (Comune, unione di comuni, provincia, Città Metropolitana o Regione) avvia formalmente il percorso di approvazione di un piano, programma o variante di sua competenza. L’avvio del procedimento, che nel caso del Piano Strutturale e del Piano Operativo è approvato dalla giunta comunale, si compone di una serie di documenti (scritti e grafici) che ne descrivono gli obiettivi generali e il quadro conoscitivo di riferimento. Nel documento di avvio sono anche individuati gli enti e gli organismi pubblici ai quali chiedere un contributo tecnico e viene nominato il garante dell’informazione e della partecipazione, con le indicazioni in merito alle attività di coinvolgimento della cittadinanza.
C
Conferenza di copianificazione: la Conferenza di copianificazione è un organismo regionale chiamato a esprimere parere sulle previsioni di trasformazione che comportano consumo di suolo all’esterno del perimetro del territorio urbanizzato.
Conferenza paesaggistica e conformazione al PIT/PPR: per tutti gli strumenti della pianificazione territoriale e relative varianti è previsto il passaggio attraverso una conferenza che si svolge nella sede regionale, detta Conferenza Paesaggistica, alla quale partecipano la Regione e gli organismi ministeriali competenti per la verifica di conformità alle prescrizioni e direttive del Piano di indirizzo territoriale con valenza di Piano paesaggistico regionale (PIT/PPR).
G
Garante dell’informazione e della partecipazione: nominato da un soggetto istituzionale (comune, unione di comuni, provincia, città metropolitana o Regione), si occupa di intraprendere le azioni necessarie per garantire l’informazione e la partecipazione della cittadinanza e dei soggetti interessati alla formazione degli atti di governo del territorio. Non fa eccezione il Piano strutturale, per il quale il garante si assicura che le attività di informazione e partecipazione si svolgano in ogni fase della sua formazione, prestando particolare attenzione alla comprensibilità e divulgabilità dei contenuti al fine di poter raccogliere idee, suggerimenti e proposte che saranno sottoposte all’esame tecnico e alla valutazione politica.
M
Misure di salvaguardia: è la sospensione delle decisioni sui titoli abilitativi (es. permessi di costruire, SCIA, ecc.) nel periodo fra l’adozione e l’approvazione degli strumenti urbanistici, in modo da evitare che l’assetto fissato dai piani adottati possa risultare compromesso da interventi non più ammessi dal nuovo piano.
Monitoraggio: la Regione Toscana ha istituito l’Osservatorio paritetico della pianificazione per cui gli strumenti della pianificazione territoriale e urbanistica sono soggetti ad un monitoraggio, ossia una specifica verifica degli effetti previsti al momento della pianificazione sia in materia ambientale che urbanistica.
P
Perequazione territoriale: meccanismo che interviene tra enti locali che si sono accordati tra loro per la redistribuzione e compensazione di vantaggi e oneri territoriali e ambientali derivanti da scelte di pianificazione.
Perequazione urbanistica: meccanismo che prevede un’equa distribuzione delle potenzialità edificatorie e degli oneri tra diverse proprietà immobiliari ricomprese in ambiti territoriali contigui (ad es. facenti di uno stesso piano attuativo) o discontinue tra loro, ed è finalizzata al perseguimento di obiettivi di interesse generale definiti dagli strumenti della pianificazione.
Pericolosità idrogeologica e sismica - salvaguardia dei rischi: gli strumenti della pianificazione urbanistica definiscono, sulla base di indagini e studi, le dinamiche legate al rischio idraulico (esondazioni, alluvioni, ecc.), geologico (es. frane) e sismico (terremoti) e le condizioni di equilibrio e sicurezza rispetto alle quali valutare gli effetti delle trasformazioni previste.
Piano attuativo: è un piano urbanistico di dettaglio con il quale si definisce concretamente un intervento di recupero di un’area abbandonata o un intervento di nuova urbanizzazione, in attuazione e nel rispetto delle previsioni del Piano operativo. I piani attuativi, che assumono nomi diversi a seconda del tipo di intervento (Piano di lottizzazione, Piano di recupero, Piano per l’edilizia economica e popolare, ecc.), possono essere presentati da soggetti privati o promossi direttamente dall’amministrazione pubblica. In ogni caso, è sempre quest’ultima che li approva.
Piano d'indirizzo territoriale (PIT): è lo strumento di pianificazione territoriale della Regione Toscana al quale si conformano le politiche regionali, i piani e programmi settoriali che producono effetti territoriali e gli strumenti della pianificazione urbanistica.
Piano operativo (PO) - Strumento che traduce operativamente gli indirizzi del Piano Strutturale, disciplinando l’attività urbanistica ed edilizia dei territori.
Piano territoriale della città metropolitana (PTCM): è lo strumento di pianificazione territoriale al quale si conformano le politiche della città metropolitana, i piani e i programmi di settore comunale, gli strumenti della pianificazione territoriale e gli strumenti della pianificazione urbanistica comunale. È inoltre un piano di programmazione socio-economica.
Piano territoriale di coordinamento (PTC): è lo strumento di pianificazione territoriale al quale si conformano le politiche provinciali, i piani e programmi di settore provinciali, gli strumenti della pianificazione territoriale e gli strumenti della pianificazione urbanistica comunale.
Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS): è il documento strategico che affronta il tema dei trasporti urbani attraverso un approccio multidisciplinare che pone al centro le persone e la soddisfazione delle loro esigenze di mobilità. Introdotto a livello europeo, si tratta di uno strumento finalizzato al miglioramento della qualità della vita e al “raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso la definizione di azioni orientate a migliorare l'efficacia e l'efficienza del sistema della mobilità e la sua integrazione con l'assetto e gli sviluppi urbanistici e territoriali” (D.M. 04.08.2017: Linee guida piani urbani di mobilità sostenibile, Allegato 1). È obbligatorio per i comuni che abbiano una popolazione superiore a 100.000 abitanti e ha un orizzonte temporale di 10 anni.
Q
Quadro conoscitivo: è la sezione del Piano strutturale che descrive le caratteristiche del territorio dal punto di vista dell’ambiente, del paesaggio e degli insediamenti.
R
Regolamento edilizio: è il regolamento di competenza comunale che detta le norme in tema di modalità costruttive, decoro pubblico, igiene, sicurezza e vivibilità degli immobili e delle pertinenze degli stessi.
Regolamento urbanistico: è lo strumento previsto dalla precedente legge urbanistica regionale (LR 1/2005) per portare a compimento le strategie contenute all’interno del Piano Strutturale, stabilendo nel dettaglio dove, come e quanto si può intervenire nella trasformazione, valorizzazione e tutela del territorio comunale. Con l’approvazione della LR 65/2014, il Regolamento urbanistico è stato sostituito dal Piano operativo, che svolge la medesima funzione.
Rigenerazione urbana delle aree degradate: è l’insieme di interventi di natura e consistenza diversa destinati a promuovere una riqualificazione di aree caratterizzate da degrado urbanistico, sociale ed economico.
T
Territorio urbanizzato: la legge regionale urbanistica (LR n. 65/2014) stabilisce norme finalizzate a garantire lo sviluppo sostenibile delle attività rispetto alle trasformazioni territoriali, anche evitando nuovo consumo di suolo. In questa ottica, con la definizione di «Territorio urbanizzato» si intende quello compreso nel perimetro costituito da centri storici, aree edificate con continuità, attrezzature di servizi, parchi urbani, impianti tecnologici, lotti e spazi inedificati interclusi dotati di opere di urbanizzazione primaria (strade e servizi).
V
Variante (al Piano Strutturale): si intende una qualsiasi variazione agli strumenti urbanistici approvati che, pur non modificando in maniera significativa né gli obiettivi né le previsioni complessive, si rende necessaria per poter attuare uno o più interventi specifici non previsti al momento della redazione degli strumenti stessi. Qualora non preveda l’aumento complessivo delle superfici edificate e non comporti trasformazioni all’esterno del territorio urbanizzato, la variante si dice “semplificata” e per la sua approvazione è possibile seguire un percorso più rapido (LR 65/2014, art. 32). In caso contrario, la variante segue l’iter di approvazione consueto.
Valutazione ambientale strategica (VAS) e Rapporto ambientale (RA): sono gli strumenti finalizzati alle verifiche di natura ambientale per dare modo ai decisori politici di avere chiare le possibili alternative alla progettazione di sviluppo del territorio avendo a riferimento lo stato di salute del territorio.